Tutto trae origine dal semplice piacere estetico che solo l’arte in generale e la scultura in particolar modo riescono a regalare all’osservatore attento. Naturalmente si è poi giunti ad una focalizzazione tematica che si è tradotta, in ultimo, in una logica produttivo-progettuale ben riconoscibile e che lega profondamente tutta la nostra produzione.
Tangibile e ciclico risulta pertanto l’utilizzo dei materiali, la loro associazione, le relative lavorazioni meccaniche e superficiali che a volte sembrano cambiarne radicalmente l’essenza ma che in realtà la reale essenza ne esaltano: marmo, metallo, plexiglass, tanto diversi tra loro eppure assai simili, adoperati l’uno per “accendere” la natura dell’altro senza mai che l’uno sopraffacesse il senso dell’altro …e poi veicolando su di essi i flussi luminosi che in ultimo si fondono assieme in un unico gioco armonioso di presenze e mancanze, di pieni e di vuoti, di chiari e di scuri, di riflessi e proiezioni lontane.
Tutto questo deriva da un’attenta, appassionata e lunga fase progettuale e dallo studio costante e profondo del prototipo, al quale si aggiunge e sottrae di continuo, fino a quando è l’opera stessa che sembra fuggire e non accettare ulteriori manipolazioni ritenendosi davvero completa.